Guarito dalla sclerosi multipla eliminando l'amalgama in mercurio

Di fronte alla comparsa di un sintomo come una parestesia c’è chi si preoccupa e pensa subito che a provocarlo sia una malattia grave e chi, invece, lo sottovaluta o lo “rimuove”, continuando la sua vita come niente fosse. Le diverse reazioni possono dipendere da tanti fattori: dalla storia personale di ciascuno, dal carattere delle persone, ma anche da quanto si è informati sulle malattie, sui loro sintomi e sui percorsi che conducono alla diagnosi. Alessandra Lugaresi, neurologa e Professoressa Associata del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università “Alma Mater” di Bologna spiega, in questa prima parte della sua video-intervista, quale possa essere la maniera migliore di auto-osservarsi, da parte del soggetto che avverte il sintomo, e quali siano i passaggi successivi utili ad arrivare a un inizio tempestivo della cura, nel caso venga confermata la diagnosi di sclerosi multipla.